La chiesa di San Giuseppe è ubicata nella zona occidentale della città, lungo via Nazario Sauro. La chiesa fu costruita negli anni trenta del secolo corso, più precisimante a partire dal 1935, su progetto dell'ingegner Ernesto Ganelli. I lavori si protrassero per un lustro, concludendosi all'inizio del 1940, anno in cui vi fu anche la consacrazione del luogo di culto. La chiesa divenne sede parrocchiale, per far fronte alle esigenze degli abitanti residenti nella parte occidentale della città, al di là della ferrovia Pisa-Livorno-Roma, che proprio in quei decenni conobbe una notevole espansione verso quella corrispondente area periferica. La chiesa di San Giuseppe si presenta in stile neoromanico. La facciata è ripartita in tre ordini, corrispondenti alle tre navate interne, in ciascuno dei quali si apre un portale d'ingresso architravato, con lunetta decorata chiusa in alto da un arco a tutto sesto, L'ordine centrale della facciata, di altezza più elevata rispetto a quelli laterali, presenta nella parte superiore un rosone circolare, sopra il quale si sviluppa il coronamento sommitale. Sui fianchi esterni corrispondenti alle due navate laterali si aprono una serie di rosoni circolari, simili a quello della facciata centrale; una serie di bifore con colonnine ed archetti a tutto sesto caratterizzano le parti esterne di altezza superiore, che contribuiscono ad illuminare, dall'alto, la navata centrale. Sul lato destro dell'edificio religioso si eleva il campanile, suddiviso in cinque ordini, ognuno dei quali presenta aperture proporzionali al piano, con colonnine ed archetti a tutto sesto; sulla parte sommitale che contiene la cella campanaria è presente una pentafora. La parte apicale è chiusa da un tetto a quattro spioventi di modesta inclinazione. L'interno è suddiviso in tre navate, separate da colonne in trachite e marmo rosso, con pregevoli capitelli decorativi che danno l'appoggio alle arcate a tutto sesto. Di ottima fattura risultano le vetrate decorative che ornano le varie finestre, ben integrate nell'impianto neoromanico. Ciascuna navata termina con un abside semicircolare.
Grosseto la Chiesa di San Giuseppe
La chiesa di San Giuseppe è ubicata nella zona occidentale della città, lungo via Nazario Sauro. La chiesa fu costruita negli anni trenta del secolo corso, più precisimante a partire dal 1935, su progetto dell'ingegner Ernesto Ganelli. I lavori si protrassero per un lustro, concludendosi all'inizio del 1940, anno in cui vi fu anche la consacrazione del luogo di culto. La chiesa divenne sede parrocchiale, per far fronte alle esigenze degli abitanti residenti nella parte occidentale della città, al di là della ferrovia Pisa-Livorno-Roma, che proprio in quei decenni conobbe una notevole espansione verso quella corrispondente area periferica. La chiesa di San Giuseppe si presenta in stile neoromanico. La facciata è ripartita in tre ordini, corrispondenti alle tre navate interne, in ciascuno dei quali si apre un portale d'ingresso architravato, con lunetta decorata chiusa in alto da un arco a tutto sesto, L'ordine centrale della facciata, di altezza più elevata rispetto a quelli laterali, presenta nella parte superiore un rosone circolare, sopra il quale si sviluppa il coronamento sommitale. Sui fianchi esterni corrispondenti alle due navate laterali si aprono una serie di rosoni circolari, simili a quello della facciata centrale; una serie di bifore con colonnine ed archetti a tutto sesto caratterizzano le parti esterne di altezza superiore, che contribuiscono ad illuminare, dall'alto, la navata centrale. Sul lato destro dell'edificio religioso si eleva il campanile, suddiviso in cinque ordini, ognuno dei quali presenta aperture proporzionali al piano, con colonnine ed archetti a tutto sesto; sulla parte sommitale che contiene la cella campanaria è presente una pentafora. La parte apicale è chiusa da un tetto a quattro spioventi di modesta inclinazione. L'interno è suddiviso in tre navate, separate da colonne in trachite e marmo rosso, con pregevoli capitelli decorativi che danno l'appoggio alle arcate a tutto sesto. Di ottima fattura risultano le vetrate decorative che ornano le varie finestre, ben integrate nell'impianto neoromanico. Ciascuna navata termina con un abside semicircolare.